lunedì 6 maggio 2013

Come avere il PC VELOCE

Questo è un compatto ma completo manuale che guida, passo passo, con semplicità, ordine e metodologia, a tutte le operazioni necessarie per ottenere le massime prestazioni dal proprio computer.

Sono indicati i metodi di ottimizzazione ed il software, necessario (come scaricare i programmi i e come utilizzarli). 
 
Manuale computer veloce e gratis
Data la chiarezza e la semplicità d’esposizione, si rivolge agli utenti poco esperti che apprezzeranno l’immediatezza delle cose senza pericolo di perdersi in estenuanti disquisizioni tecnico-specialistiche. 

Ma questo manuale si rivolge pure agli utenti esperti e smaliziati che l’apprezzeranno, oltre che per la linearità del metodo, anche per l’intento della formazione di una mentalità ordinata e metodica. 

Infatti, solitamente, proprio gli utenti più esperti sono pure i più disordinati utilizzatori del computer.
Per avere un computer efficiente e veloce, spesso, bisognerebbe cambiare un pochino la nostra mentalità. Molti, per non spendere qualche minuto di volta in volta, si ritrovano, prima o poi, a perdere un mare di tempo per trovare qualcosa che non ricordano più dove l’hanno conservata. Allora il motto è: spendiamo poco tempo con costanza e metodo subito, per andare veloci in seguito.
Computer veloce con software free 
Due sono le cose principali da fare: tenere ordinato il computer ed effettuare la manutenzione periodica dello stesso. 

State attenti, sono cose molto più importanti di quanto non si possa immaginare a prima vista. Queste due cose le faremo in maniera semplice, organica ed ordinata, basterà seguire, tutte le sette fasi che troviamo sotto.

 Iniziate dalla "1" e proseguite, con ordine, fino alla "7" una fase al giorno per "7" giorni, possiamo sintetizzare "Seven?"

Tutto il software che consiglierò e che impareremo ad usare, sarà del tipo libero e/o gratuito. 

Infatti, capita sovente che il software libero sia superiore a quello commerciale.

Le Video Guide sono tratte dal sito  http://www.istitutomajorana.it/
 
                                                 Ordiniamo il Desktop di Windows

 FASE 1: ORDINIAMO IL DESKTOP
    
   Conosco una persona laureata in informatica che ha tantissimo materiale nel proprio computer, però quando gli serve qualcosa, chiama sempre me per averla inviata o la cerca in internet (pensate quale perdita di tempo). Questo perché si spaventa a cercala nella tremenda confusione del suo computer. Immaginate un appartamento dove abbiamo messo tutti gli oggetti in una stanza ammucchiati alla rinfusa. Avremo un cumulo enorme di cose in piena confusione: penne, stoviglie, biancheria, posate, abiti, giocattoli e quant’altro. Sapreste trovarmi una matita o l’ultima bolletta del telefono pagata? Sicuramente sarebbe nel mucchio, ma quanto tempo occorrerebbe per trovarla? Non parliamo poi delle imprecazioni (per dirla pulita). Spesso il desktop (o la cartella “documenti”) viene usato come la stanza dell’esempio di prima. Ogni programma istallato, ogni documento elaborato, ogni casa scaricata da internet viene buttata li, nel mucchio. Ho visto computers che, solo a guardare il desktop, facevano  venire il mal di testa: centinaia di icone messe alla rinfusa e nel caos totale. Il desktop è la nostra scrivania, non riempiamola di scartoffie. Una scrivania deve essere mantenuta pulita, solo pochi oggetti di corredo, fissi ed utili. Il mio desktop ha solo l’icona del cestino e qualche volta una o due icone di programmi che sto, in quel  momento, provando. Impariamo allora ad organizzarci, ecco alcuni suggerimenti, fateli vostri ed abituatevi. Dopo farete tutto automaticamente e non tornerete più indietro, all’età del caos.
1 – Ripuliamo completamente il desktop, esso dovrà contenere il cestino, al massimo pochissime altre icone di programmi usati frequentemente. Io vi consiglio di lasciare solo il cestino. Vi suggerirò un metodo per avere tutto a portata di mano e ben ordinato. Basta realizzare una barra a scomparsa al margine alto del desktop. Il procedimento è semplice.
a - Ripuliamo il desktop di tutto il materiale che sistemeremo in modo adeguato dentro le nostre cartelle d’archiviazione.
b - Portiamo sul desktop i collegamenti a programmi o cartelle o files che ci interessano particolarmente (vedi sotto, video guida - parte 1).
c – Creiamo una nuova cartella sul desktop, mettiamo dentro i nostri collegamenti e trasciniamola fino al bordo superiore del desktop. Si creerà una barra con tutto quello che avevamo messo nella cartella del desktop (vedi sotto, video guida - parte 2).
d – Configuriamo la nostra barra ordinando la posizione delle icone, aggiungiamo il disco “C:/” ed i Programmi (fare clic col destro su una zona vuota della barra e scegliere “Barre degli strumenti”, quindi “Nuova barra degli strumenti…” e ciccare sul disco  “C:/”  od altro che interessa. Attenzione la cartella con i programmi istallati la troverete in:

C:\Documents and Settings\All Users\Menu Avvio\Programmi

 (vedi sotto, video guida - parte 3 e 4)

 Per meglio fare capire quanto detto sopra, guarda le video guide e capirai meglio come realizzare la barra a scomparsa, quanto la stessa potrebbe esserti d’aiuto per lavorare bene col tuo computer ed ancora, scoprirai altri trucchetti . Se hai un collegamento lento dovrai avere un poco di pazienza nel caricare le guide, ma ne vale la pena. Di seguito trovi i link alla guida in quattro parti. 

VIDEO GUIDA - ORDINIAMO IL DESKTOP 

-   parte 1Creiamo i collegamenti
-   parte 2Creiamo la barra
-   parte 3Configuriamo la barra
-  parte 4File e cartelle nascoste


 Le Video Guide sono tratte dal sito  http://www.istitutomajorana.it/




domenica 5 maggio 2013

Le pagine WEB si vedono male? 2°

Lettore PDF
Lettore PDFIn internet capita molto spesso di incontrare documenti di tipo PDF. Questo formato è diffusissimo per la condivisione dei documenti elettronici (guide, libri, moduli, locandine, ecc..). Non avendo un lettore PDF istallato sul computer non sarà possibile visualizzare questo genere di documenti. 

Per Windows - Sono disponibili diversi lettori PDF (gratuiti).
- 1 - Il più famoso è Adobe Rader che è ottimo ma pure abbastanza pesante. Per installarlo basta collegarsi alla pagina del download di Adobe Reader. Togliete la spunta dal quadratino  che vi invita ad installare altre cose e poi fate click su Download. Se appare una barretta in alto che vi chiede il permesso per installare, acconsentite. Aspettate l'ultimazione del processo di installazione. 

- 2 - Altro programma, molto più leggero del precedente, ma pure di ottima fattura, è Foxit PDF Reader, basta scaricarlo dalla pagina del download di Foxit ed istallarlo (doppio click). Se appare una barretta in alto che vi chiede il permesso per installare, acconsentite. Nella stessa pagina sono disponibili diversi componenti  aggiuntivi (Add-ons).


Per Linux (Ubuntu) – In Ubuntu è già disponibile (di serie) un ottimo lettore PDF. Ma, volendo, è pure possibile installare Adobe Rader. Basta collegarsi alla pagina del download di Adobe Reader. A fianco dell’icona rossa di Adobe Reader, trovate la riga: Lingua o sistema operativo diversi? - Fate click su di essa. Selezionate il Sistema Operativo Linux che vi interessa. Per Ubuntu Linux -x86 (.deb). Poco più in basso selezionate la lingua (italiano) e fate click su Continua. Fate click su Faca download do Adobe Reader.  Dopo vare scaricato il file fate doppio click su di esso per l’installazione. Per il momento Adobe Reader  è disponibile sono per Linux a 32 bit



Silverlight
Silverlight
Silverlight è una tecnologia creata da Microsoft che permette di creare e pubblicare contenuti interattivi e applicazioni di grafica 2D, audio, video, animazioni vettoriali e giochi. Essa si propone quale alternativa ad Adobe Flash Player. Ormai la si trova presente in molti siti ed in particolare è indispensabile per visualizzare le trasmissioni web in diretta della RAI. Se andate nel sito delle Dirette RAI.tv vi verrà chiesto di installare (automaticamente) Silverlight. Seguite la procedura proposta. In alternativa potete effettuare il download dalla pagina di Silverlight. Non è compatibile con Linux.


Moonlight
Moonlight
Moonlight è la versione alternativa ed open source a Silverlight. Serve per la visione di contenuti multimediali sul web creati con tecnologia Silverlight. Pertanto,  Moonlight viene utilizzato sotto Linux al posto di  a Silverlight (utilizzabile solo in Windows). Se andate nel sito delle Dirette RAI.tv vi verrà chiesto di installare (automaticamente) Moolight e poi i codec necessari. Seguite la procedura proposta. In alternativa potete andare alla pagina di Moonlight. Scegliete la versione (32 bit o 64 bit), inserendo la spunta e poi fate click sul rettangolino sotto con la freccia verde. Fate click su Permetti, nella barra in alto che compare.



Presentazioni e documenti Office
Presentazioni e documenti Office
Nel web capita di scaricare delle presentazioni  realizzate con PowerPoint (formato .ppt o .pps) o altri formati relativi alla suite Office. Possiamo visualizzare tali file con del visualizzatori gratuiti. Ad esempio il Visualizzatore di PowerPoint 2007. Una soluzione migliore si ottiene installando libreoffice, una completa suite per l’ufficio completamente lobera e gratuita. Con essa oltre a vedere potete anche creare. In Ubuntu lo trovate di serie. Vi rimando alla pagina: https://it.libreoffice.org/. Se (per Windows) lo volete in versione  Plus e Portable (senza bisogno di installazione): https://it.libreoffice.org/download/portatile/. libreoffice è compatibile (legge e scrive) anche, con i formati: Microsoft Office 2007 e Microsoft Office 2008 per Mac OS X (.docx, .xlsx, .pptx, etc.).


Adobe Shockwave Player
Adobe Shockwave PlayerShockwave Player permette di visualizzare giochi tridimensionali interattivi per larghezza di banda ed applicazioni per spettacoli ed e-commerce, ecc... - Esso include anche Adobe Flash Player. Si può installare anche se è già installato Adobe Flash Player.  Non esiste la versione per Linux. Per prima cosa collegatevi alla pagina del download di AdobeShockwave Player e fate click su Accetta ed installa ora. Inizierà il download. Doppio click sul file scaricato per effettuare l'installazione. 





sabato 4 maggio 2013

Le pagine WEB si vedono male?

Può capitare che non riusciate a visualizzare tutte le risorse presenti nelle pagine Web. Ad esempio filmati flash, videoguide, calendari, orologi, animazioni, giochi,  file PDF, ecc... Magari al loro posto si presenta un quadratino con delle piccole figure geometriche colorate. Significa che vi mancano i plugin necessari. Vediamo come installare i più importanti ...
Ormai moltissimi siti web, utilizzano delle risorse flash, java ed altre tecncologie, quali Silverlight (Moonligh per Linux). Può capitare pure di non potere leggere un documento in formato PDF. In generale, tutti i sistemi operativi appena installati, hanno bisogno dell'installazione di alcune applicazioni o plugin che consentono la corretta visualizzazione delle eventuali risorse contenute in molte pagine web. Con la presente guida vedremo come installare le principali e più diffuse applicazioni e plugin necessari.

Adobe Flash Player
Adobe Flash PlayerAdobe Flash Player, è un visualizzatore, gratuito, di filmati flash (.flv) e file .swf, utilizzati da moltissimi siti Web (YouTube compreso). Se non lo avete installato vi apparirà un avviso del tipo: E' stato scelto di aprire kal17.swf ... Si tratta semplicemente del calendario (in formato flash) senza il Flash Player non lo visualizzerete. Per prima bisogna collegarsi alla pagina del download di Adobe Flash Player
Per Windows - Entrati nella pagina del download, togliete la spunta dal quadratino  che vi invita ad installare altre cose e poi fate click su Accetta ed installa ora. Se appare una barretta in alto che vi chiede il permesso per installare, acconsentite. Aspettate l'ultimazione del processo di installazione.

Per Linux (Ubuntu) – Entrati nella pagina del download, a fianco dell’icona rossa di Flash, trovate la riga: Sistema operativo o browser differenti? - Fate click su di essa. Selezionate il Sistema Operativo Linux e fate click su Continua. Per Ubuntu inserite la spunta su Flash Player 10.1 for Linux (.deb). In pratica dovete scegliere il file .deb. Fate click su Accetta ed installa ora.  Scaricate il file e dopo fate doppio click su di esso per l’installazione. Per il momento il player è disponibile sono per Linux a 32 bit. Per la versione a 64 bit vi rimando a questa pagina: Adobe Flash Player 10 beta nativo per i 64bit  -  Volendo potete installate, più semplicemente, Adobe Flash Plugin 10 da Ubuntu Software Center. In questo modo  avrete la versione a 32 bit emulata a 64 bit, che utilizza maggiore RAM.
Prima di installare la versione scaricata, sarà bene disinstallare le eventuali versioni precedenti.


Java
Java jreJava é un vero e proprio linguaggio di programmazione, utilizzato spesso nei siti web. Java consente di giocare online, chattare con persone in tutto il mondo, calcolare l'interesse del mutuo e visualizzare immagini in 3D. Queste applicazioni, scritte nel linguaggio di programmazione Java e accessibili dal browser (IFirefox, Internet Explorer,  ecc..), sono denominate applet. Le applet vengono utilizzate anche dalle aziende per applicazioni intranet e soluzioni di e-business.
Per Windows - Entrati nella pagina del download di Java, fate click su Download gratuito di Java. Inizierà il download. Doppio click sul file scaricato per effettuare l'installazione.

Per Linux (Ubuntu) –  Iniziamo col disinstallare l'eventuale versione open installata. Aprite il terminale (Applicazioni / Accessori / Terminale). Basta copiare, uno alla volta, i sottostanti due comandi ed incollarli nel terminale:


                                                 sudo apt-get remove openjdk-6-jre
                                                         sudo apt-get autoremove

dando invio da tastiera. Verrà chiesta la password (solo per il primo comando), digitatela con attenzione e per intero (anche se vi sembra che Ubuntu non la prenda). Poi poi date nuovamente invio da tastiera ed aspettate il completamento di ogni processo.

Sempre nel Terminale, incollate, uno alla volta, i tre comandi:


                                   sudo add-apt-repository ppa:ferramroberto/java
                                                      sudo apt-get update

                            sudo apt-get install sun-java6-jre sun-java6-plugin sun-java6-fonts

Dopo avere dato il terzo comando, inizierà l'installazione di Java e dopo un poco dovrete confermare, una prima accettazione della licenza dalla schermata sotto indicata. Spostatevi con le frecce della tastiera (o  col tasto TabQ) fino ad evidenziale <OK> (indicato dalla freccia rossa). Confermate con Invio da tastiera.  

Java prima accettazione licenza
Installazione Java: prima accettazione licenza

Poco dopo vi apparirà una seconda maschera di accettazione di licenza (figura in basso). Procedete come sopra, fino ad evidenziale <SI> (indicato dalla freccia rossa). Confermate con Invio da tastiera ed aspettate l'ultimazione delle operazioni d'installazione.
Java seconda accettazione licenza
Installazione Java: seconda accettazione licenza

Aggiungere il repository di Ubuntu Trucchi da Synaptic

La maniera più semplice di aggiungere il repository è attraverso Synaptic che si troverà all’interno del menu Amministrazione.

 Innanzitutto è necessario scaricare la chiave pubblica crittografica per autenticare il repository semplicemente scaricando questo file.

 Una volta avviato Synaptic, aprendo il menu Impostazioni e scegliendo Archivi dei pacchetti è possibile configurare le origini dei repository esterni.
Nella finestra che apparirà spostarsi sulla scheda Software di terze parti, quindi cliccare il pulsante Aggiungi.
Nella piccola finestrella di richiesta dove chiede Riga APT inserire: deb http://www.ubuntutrucchi.it/repository ubuntu main non-free Quindi cliccare il pulsante Aggiungi sorgente per confermare l’inserimento.
Tornati alla finestra Sorgenti software spostarsi sulla scheda Autenticazione e lì premere il pulsante Importa file chiave e scegliere il file scaricato all’inizio. Dovrebbe apparire la chiave Muflone (Repository for http://www.ubuntutrucchi.it), quindi chiudere la finestra e su Synaptic premere il pulsante Ricarica in alto a sinistra per aggiornare il database dei repository. Per poter osservare i nuovi programmi installati su Synaptic basterà scegliere il pulsante Origine in basso a destra e dalle sezioni sopra scegliere i gruppi http://www.ubuntutrucchi.it.

Aggiungere il repository di Ubuntu Trucchi da terminale

La stessa operazione potrà essere eseguita tramite terminale eseguendo i seguenti comandi:

 1. Aggiungere il repository con:
 sudo wget -O /etc/apt/sources.list.d/ubuntutrucchi.list \ http://www.ubuntutrucchi.it/repository/ubuntutrucchi.list

 2. Aggiungere la chiave pubblica con:
 wget -O - http://www.ubuntutrucchi.it/repository/ubuntutrucchi.asc | \ sudo apt-key add - 
  
3.Aggiornare il database di apt con:
 sudo apt-get update

 Sin da subito sarà possibile installare i programmi presenti nel repository utilizzando sia apt-get sia aptitude che lo stesso Synaptic.

Se durante l’utilizzo del repository fosse riportato l’errore: W: Errore GPG: http://www.ubuntutrucchi.it ubuntu Release: Le seguenti firme non sono state verificate perché la chiave pubblica non è disponibile: NO_PUBKEY B4360204B250F0D3

 Allora non si è importata correttamente la chiave pubblica come indicato in precedenza, rieseguire l’operazione e controlla la presenza di eventuali errori. Generalmente questo passaggio non è necessario ma se non si riuscisse a importare la chiave pubblica con la procedura descritta in precedenza si potrà utilizare questo sistema alternativo da terminale:

 gpg --keyserver keyserver.ubuntu.com --recv-key B250F0D3

gpg: richiesta della chiave B250F0D3 dal server hkp keyserver.ubuntu.com gpg: chiave B250F0D3: "Muflone (Repository for www.ubuntutrucchi.it)

gpg -a --export B250F0D3 | sudo apt-key add
 OK

 In questo modo verrà richiesta la chiave al sito delle chiavi pubbliche e quindi inserita tra le chiavi fidate di apt.

martedì 3 luglio 2012

Installare programmi – I repository

Ubuntu appena installato ha tanti programmi installati ma non tutti quelli di cui potremmo aver bisogno. Ci sono tantissimi programmi, giochi o semplicemente librerie da installare, ci sono programmi di grafica, per la musica, per modificare testi, per programmare, più di uno per ogni esigenza.

Ubuntu è una distribuzione basata su pacchetti e tutti questi pacchetti sono raccolti in alcuni contenitori chiamati repository: CD, siti, cartelle sul file system costituiscono lo spazio dove sono ospitati i pacchetti.

I repository evitano la necessità di andare a pescare il software da mille siti differenti e costituiscono una semplicità per l’utente e una comodità sia per installare che per aggiornare i programmi. Tenere il sistema sempre aggiornato è il primo passo per avere un computer protetto e i repository consentono di aggiornare anche i programmi installati e non solo i componenti del sistema.

Gli sviluppatori o alcuni impacchettatori si creano i loro repository per consentire agli utenti di avere certi pacchetti non presenti o più aggiornati rispetto i repository ufficiali. 

Ubuntu chiama questi repository come sorgenti software.

E’ possibile aggiungere e togliere sorgenti software tramite il menu Applicazioni, Strumenti di Sistema, Preferenze, Sorgeti Software.




Sarà richiesta la conferma con la password del proprio utente, trattandosi di un’attività che influenza l’intero sistema. Immetterla quando richiesto.

 Ubuntu possiede 4 repository ufficiali attivabili o disattivabili dalla scheda Software per Ubuntu:
 


 Software open source supportato da Canonical (main) contiene le parti principali del sistema operativo ed è tutto quanto ufficialmente supportato





Software open source mantenuto dalla comunità (universe) contiene la maggior parte del software, si tratta di tutti i programmi non ufficiali, inviati dagli autori per la distribuzione nei repository ufficiali. Canonical tuttavia non fornisce alcun tipo di supporto per questi software

 Driver proprietari per i dispositivi (restricted) contiene unicamente drivers sviluppati da terze parti, non open source ma utilizzabili per Ubuntu

Software con restrizioni per copyright o motivi legali (multiverse) contengono programmi proprietari, non open source o coperti da brevetti.

In questi 4 repository si trovano migliaia di pacchetti pronti da scaricare in molte maniere, i più semplici dal software center o da synaptic; tutti quanti testati su Ubuntu, generalmente tutto quel che serve ed è conosciuto come funzionante su Ubuntu si trova in questi quattro.

E’ possibile attivare anche i medesimi repository per i pacchetti con sorgenti, ovvero da modificare o ricompilare da noi stessi. 





Tutti gli altri pacchetti invece sono binari, ovvero già compilati, semplicemente da installare.

Ciascuno di questi repository può essere scelto da uno dei numerosi server mirror messi a disposizione,



 se notiamo un’estrema lentezza nello scaricamento è possibile scegliere un sito differente dalla casella Scaricare da. Scegliendo Altro… sarà mostrato l’elenco dei server e sarà possibile scegliere o preferire la determinazione automatica in base al più veloce per la nostra connessione.




Mediante la seconda scheda Altro Software è possibile aggiungere e togliere repository aggiuntivi oltre ai 4 ufficiali, generalmente preparati dai programmatori di un determinato pacchetto o da qualche volontario che li impacchetta. Tutti i repository di terze parti non sono ufficiali e potrebbero contenere software non funzionante, che crea problemi al sistema e persino infetto, quindi attenzione a cosa si decide di installare.




Cliccando Aggiungi sarà aperta una finestra che consente l’immissione di una riga apt, una sorgente software, generalmente fornita dal sito che si decide di aggiungere. Non basta un percorso generico http://nomesito ma ha una forma ben precisa, mostrata in un esempio nella finestra stessa.



La terza scheda Aggiornamenti determina il comportamento del sistema di controllo degli aggiornamenti, da quali repository cercarli, ogni quanto tempo cercali (ogni giorno, ogni due giorni, ogni settimana, ogni due settimane) e cosa fare quando vengono rilevati (installarli senza conferma, scaricarli ma non installarli, notificarlo solamente senza installarli).



La quarta scheda Autenticazione mostra e consente l’inserimento e l’eliminazione delle chiavi di autenticazione ai repository. Alcuni siti infatti potrebbero aver bisogno di una chiave per l’utilizzo oppure al momento dell’installazione i pacchetti senza una firma potrebbero mostrare un avviso di sicurezza. Le firme scaricate possono essere importate da qui.




Alla chiusura della finestra, se sono state apportate modifiche alle scelte effettuate, sarà richiesto di scaricare l’elenco dei pacchetti presenti sui repository scelti e verranno eliminate le liste di quelli deselezionati. Senza ricaricare le liste, i programmi di gestione dei pacchetti continueranno a vedere le liste vecchie e non potranno utilizzare i pacchetti contenuti nei repository indicati. Si raccomanda di premere il pulsante Ricarica.

Le informazioni sul software disponibile non sono aggiornate Scaricamento delle informazioni sui pacchetti

In tal caso verranno scaricate tutte le liste e analizzate per determinare la presenza di nuovi pacchetti e di aggiornamenti di quelli già presenti.

Quest’ultima fase può essere effettuata anche in un secondo tempo da terminale utilizzando il comando:
 
sudo apt-get update



Saranno mostrati anche in questo caso le liste dei pacchetti scaricati. Quelle che mostrano Get indicano che sono state scaricate, quelle con Ign (Ignored) sono state ignorate in quanto uguali a quelle già scaricate in precedenza.
Le liste dei pacchetti da scaricare può essere modificata sia dalla scheda Altro Software vista in precedenza sia modificando il file /etc/apt/sources.list tramite root, ad esempio col comando:
 
gksudo gedit /etc/apt/sources.list

Al termine della modifica ricaricare le liste dai rispettivi siti come visto in precedenza.

Sia Synaptic, sia  software center sia apt-get attingono ai repository qui indicati, sono la base da cui questi programmi attingeranno il software da scaricare.

lunedì 2 luglio 2012

Cambiare la propria password

Abbiamo visto come poter ripristinare la password perduta o dimenticata, ma è importante cambiare ogni tanto la propria parola d’ordine di accesso per esser certi che nessuno la impari osservandoci mentre la digitiamo oppure per sceglierne una differente per comodità.

Non è naturalmente necessario effettuare il lungo giro indicato in precedenza ma ogni utente può cambiare le propria password a piacimento, senza riavvii o anche a distanza purché connesso al sistema con la propria parola d’ordine.



Per far ciò aprire il menu Applicazioni, Strumenti di Sistema  quindi Impostazioni di Sistema, Sistema e quindi Account Utente da qui sarà possibile effettuare l’operazione oltre che assegnare informazioni personali sul proprio utente, utile generalmente se siamo collegati ad un sistema centralizzato usato da più utenti.




 Il pulsante in alto a destra Sblocca consente di entrare come root a cambiare la propria parola d’ordine d’accesso.




Sarà richiesto la parola d’ordine attuale



 immetterla nella prima casella Password Attuale, inserire la nuova Password il sistema indicherà se la Password da noi scelta è semplice, discreta o sicura, alla fine dell'operazione cliccare su cambia altrimenti le modifiche non avranno effetto




Verificare in basso che non sia riportato Le due password non corrispondono e se la parola d’ordine è ritenuta valida dal sistema, cioè non troppo breve e non troppo semplice, premendo il pulsante Cambia password questa verrà cambiata.

Chi non vuol utilizzare o non ha accesso all’interfaccia grafica può cambiare la parola d’ordine da console digitando semplicemente passwd in un qualsiasi terminale. Sarà richiesta la parola d’ordine attuale e quella nuova, da inserire due volte in maniera uguale.
 



Questo modificherà la nostra parola d’ordine di accesso, tenerla a mente, sarà attiva da subito e non è necessario alcun riavvio né disconnessione.


Possiamo aprire l'interfaccia di cambio Password anche dal nome utente in alto a destra a fianco dell'icona con l'ingranaggio : 


Cliccando su Account Utente da qui sarà possibile effettuare l’operazione oltre che assegnare informazioni personali sul proprio utente, utile generalmente se siamo collegati ad un sistema centralizzato usato da più utenti.

domenica 1 luglio 2012

Installare il supporto per Flash su Firefox

Navigando qua e là prima o poi capiterà di finire in uno di quei siti che per utilizzarlo richiedono la presenza di Flash. Musica e animazioni su web sono state possibili grazie a Flash ma trattandosi di una tecnologia proprietaria di Adobe/Macromedia non è stato incluso alcun supporto nativo su Ubuntu.

Se provassimo a guardare il sito dell’Alfa Romeo vedremo una bella pagina nera e niente più, nessuna possibilità di continuare o di accedere ad una versione ridotta del sito. Per poter usufruire del sito è necessario installare il plugin Flash per Mozilla Firefox.

Esistono due diverse implementazioni di Flash su Ubuntu: la prima è quella ufficiale prodotta da Adobe/Macromedia, gratuita ma non open source; la seconda è quella open source chiamata Gnash. Alcuni siti potrebbero dare problemi, questo fa preferire l’uso del plugin ufficiale di Macromedia, vediamo come installarlo.

Aggiungi/Rimuovi… 
Dal menu Applicazioni apriamo Aggiungi/Rimuovi… L’interfaccia presentata è molto semplice: a sinistra stanno le categorie e a destra nella parte superiori i programmi trovati, mentre nella parte inferiore una loro descrizione.

Aggiungi/Rimuovi applicazioni

La selezione iniziale mostrerà solo i programmi ufficialmente supportati, ma modificando la casella Mostra in alto a destra è possibile scegliere tutti i programmi, anche quelli non open source e non supportati.

Macromedia Flash Plugin

Scegliamo quindi Tutte le applicazioni disponibili dalla casella a destra e nella finestra di ricerca immettiamo macromedia. Ci sarà presentato un unico programma: Macromedia Flash Plugin, proprio quello che ci servirà. Basterà mettere la spunta a fianco al pacchetto per segnarlo come da installare.
Abilitare l’installazione del software non supportato e quello con restrizioni? 
Se non abbiamo mai attivato i repository con restrizioni (Multiverse), ci sarà chiesto di farlo e la procedura automatica scaricherà le liste aggiornate. Il plugin flash di Macromedia come già detto non è open source e coperto da brevetti, per questo è posto in un repository separato, con i pacchetti non opensource. Confermiamo l’abilitazione di questo repository e attendiamo lo scaricamento di tutte le liste.

Confermiamo il programma da installare cliccando su Applica modifiche e ci sarà proposto l’elenco con tutti i pacchetti scelti. Ancora una conferma con Applica e il pacchetto sarà scaricato e installato.
Applicare i seguenti cambiamenti?

Attendere il completamento dell’installazione e al termine confermare il tutto con Chiudi.
Il software è stato installato con successo

Adesso possiamo gustarci la visione della splendida Alfa 147 sul sito ufficiale.