martedì 3 luglio 2012

Installare programmi – I repository

Ubuntu appena installato ha tanti programmi installati ma non tutti quelli di cui potremmo aver bisogno. Ci sono tantissimi programmi, giochi o semplicemente librerie da installare, ci sono programmi di grafica, per la musica, per modificare testi, per programmare, più di uno per ogni esigenza.

Ubuntu è una distribuzione basata su pacchetti e tutti questi pacchetti sono raccolti in alcuni contenitori chiamati repository: CD, siti, cartelle sul file system costituiscono lo spazio dove sono ospitati i pacchetti.

I repository evitano la necessità di andare a pescare il software da mille siti differenti e costituiscono una semplicità per l’utente e una comodità sia per installare che per aggiornare i programmi. Tenere il sistema sempre aggiornato è il primo passo per avere un computer protetto e i repository consentono di aggiornare anche i programmi installati e non solo i componenti del sistema.

Gli sviluppatori o alcuni impacchettatori si creano i loro repository per consentire agli utenti di avere certi pacchetti non presenti o più aggiornati rispetto i repository ufficiali. 

Ubuntu chiama questi repository come sorgenti software.

E’ possibile aggiungere e togliere sorgenti software tramite il menu Applicazioni, Strumenti di Sistema, Preferenze, Sorgeti Software.




Sarà richiesta la conferma con la password del proprio utente, trattandosi di un’attività che influenza l’intero sistema. Immetterla quando richiesto.

 Ubuntu possiede 4 repository ufficiali attivabili o disattivabili dalla scheda Software per Ubuntu:
 


 Software open source supportato da Canonical (main) contiene le parti principali del sistema operativo ed è tutto quanto ufficialmente supportato





Software open source mantenuto dalla comunità (universe) contiene la maggior parte del software, si tratta di tutti i programmi non ufficiali, inviati dagli autori per la distribuzione nei repository ufficiali. Canonical tuttavia non fornisce alcun tipo di supporto per questi software

 Driver proprietari per i dispositivi (restricted) contiene unicamente drivers sviluppati da terze parti, non open source ma utilizzabili per Ubuntu

Software con restrizioni per copyright o motivi legali (multiverse) contengono programmi proprietari, non open source o coperti da brevetti.

In questi 4 repository si trovano migliaia di pacchetti pronti da scaricare in molte maniere, i più semplici dal software center o da synaptic; tutti quanti testati su Ubuntu, generalmente tutto quel che serve ed è conosciuto come funzionante su Ubuntu si trova in questi quattro.

E’ possibile attivare anche i medesimi repository per i pacchetti con sorgenti, ovvero da modificare o ricompilare da noi stessi. 





Tutti gli altri pacchetti invece sono binari, ovvero già compilati, semplicemente da installare.

Ciascuno di questi repository può essere scelto da uno dei numerosi server mirror messi a disposizione,



 se notiamo un’estrema lentezza nello scaricamento è possibile scegliere un sito differente dalla casella Scaricare da. Scegliendo Altro… sarà mostrato l’elenco dei server e sarà possibile scegliere o preferire la determinazione automatica in base al più veloce per la nostra connessione.




Mediante la seconda scheda Altro Software è possibile aggiungere e togliere repository aggiuntivi oltre ai 4 ufficiali, generalmente preparati dai programmatori di un determinato pacchetto o da qualche volontario che li impacchetta. Tutti i repository di terze parti non sono ufficiali e potrebbero contenere software non funzionante, che crea problemi al sistema e persino infetto, quindi attenzione a cosa si decide di installare.




Cliccando Aggiungi sarà aperta una finestra che consente l’immissione di una riga apt, una sorgente software, generalmente fornita dal sito che si decide di aggiungere. Non basta un percorso generico http://nomesito ma ha una forma ben precisa, mostrata in un esempio nella finestra stessa.



La terza scheda Aggiornamenti determina il comportamento del sistema di controllo degli aggiornamenti, da quali repository cercarli, ogni quanto tempo cercali (ogni giorno, ogni due giorni, ogni settimana, ogni due settimane) e cosa fare quando vengono rilevati (installarli senza conferma, scaricarli ma non installarli, notificarlo solamente senza installarli).



La quarta scheda Autenticazione mostra e consente l’inserimento e l’eliminazione delle chiavi di autenticazione ai repository. Alcuni siti infatti potrebbero aver bisogno di una chiave per l’utilizzo oppure al momento dell’installazione i pacchetti senza una firma potrebbero mostrare un avviso di sicurezza. Le firme scaricate possono essere importate da qui.




Alla chiusura della finestra, se sono state apportate modifiche alle scelte effettuate, sarà richiesto di scaricare l’elenco dei pacchetti presenti sui repository scelti e verranno eliminate le liste di quelli deselezionati. Senza ricaricare le liste, i programmi di gestione dei pacchetti continueranno a vedere le liste vecchie e non potranno utilizzare i pacchetti contenuti nei repository indicati. Si raccomanda di premere il pulsante Ricarica.

Le informazioni sul software disponibile non sono aggiornate Scaricamento delle informazioni sui pacchetti

In tal caso verranno scaricate tutte le liste e analizzate per determinare la presenza di nuovi pacchetti e di aggiornamenti di quelli già presenti.

Quest’ultima fase può essere effettuata anche in un secondo tempo da terminale utilizzando il comando:
 
sudo apt-get update



Saranno mostrati anche in questo caso le liste dei pacchetti scaricati. Quelle che mostrano Get indicano che sono state scaricate, quelle con Ign (Ignored) sono state ignorate in quanto uguali a quelle già scaricate in precedenza.
Le liste dei pacchetti da scaricare può essere modificata sia dalla scheda Altro Software vista in precedenza sia modificando il file /etc/apt/sources.list tramite root, ad esempio col comando:
 
gksudo gedit /etc/apt/sources.list

Al termine della modifica ricaricare le liste dai rispettivi siti come visto in precedenza.

Sia Synaptic, sia  software center sia apt-get attingono ai repository qui indicati, sono la base da cui questi programmi attingeranno il software da scaricare.

lunedì 2 luglio 2012

Cambiare la propria password

Abbiamo visto come poter ripristinare la password perduta o dimenticata, ma è importante cambiare ogni tanto la propria parola d’ordine di accesso per esser certi che nessuno la impari osservandoci mentre la digitiamo oppure per sceglierne una differente per comodità.

Non è naturalmente necessario effettuare il lungo giro indicato in precedenza ma ogni utente può cambiare le propria password a piacimento, senza riavvii o anche a distanza purché connesso al sistema con la propria parola d’ordine.



Per far ciò aprire il menu Applicazioni, Strumenti di Sistema  quindi Impostazioni di Sistema, Sistema e quindi Account Utente da qui sarà possibile effettuare l’operazione oltre che assegnare informazioni personali sul proprio utente, utile generalmente se siamo collegati ad un sistema centralizzato usato da più utenti.




 Il pulsante in alto a destra Sblocca consente di entrare come root a cambiare la propria parola d’ordine d’accesso.




Sarà richiesto la parola d’ordine attuale



 immetterla nella prima casella Password Attuale, inserire la nuova Password il sistema indicherà se la Password da noi scelta è semplice, discreta o sicura, alla fine dell'operazione cliccare su cambia altrimenti le modifiche non avranno effetto




Verificare in basso che non sia riportato Le due password non corrispondono e se la parola d’ordine è ritenuta valida dal sistema, cioè non troppo breve e non troppo semplice, premendo il pulsante Cambia password questa verrà cambiata.

Chi non vuol utilizzare o non ha accesso all’interfaccia grafica può cambiare la parola d’ordine da console digitando semplicemente passwd in un qualsiasi terminale. Sarà richiesta la parola d’ordine attuale e quella nuova, da inserire due volte in maniera uguale.
 



Questo modificherà la nostra parola d’ordine di accesso, tenerla a mente, sarà attiva da subito e non è necessario alcun riavvio né disconnessione.


Possiamo aprire l'interfaccia di cambio Password anche dal nome utente in alto a destra a fianco dell'icona con l'ingranaggio : 


Cliccando su Account Utente da qui sarà possibile effettuare l’operazione oltre che assegnare informazioni personali sul proprio utente, utile generalmente se siamo collegati ad un sistema centralizzato usato da più utenti.

domenica 1 luglio 2012

Installare il supporto per Flash su Firefox

Navigando qua e là prima o poi capiterà di finire in uno di quei siti che per utilizzarlo richiedono la presenza di Flash. Musica e animazioni su web sono state possibili grazie a Flash ma trattandosi di una tecnologia proprietaria di Adobe/Macromedia non è stato incluso alcun supporto nativo su Ubuntu.

Se provassimo a guardare il sito dell’Alfa Romeo vedremo una bella pagina nera e niente più, nessuna possibilità di continuare o di accedere ad una versione ridotta del sito. Per poter usufruire del sito è necessario installare il plugin Flash per Mozilla Firefox.

Esistono due diverse implementazioni di Flash su Ubuntu: la prima è quella ufficiale prodotta da Adobe/Macromedia, gratuita ma non open source; la seconda è quella open source chiamata Gnash. Alcuni siti potrebbero dare problemi, questo fa preferire l’uso del plugin ufficiale di Macromedia, vediamo come installarlo.

Aggiungi/Rimuovi… 
Dal menu Applicazioni apriamo Aggiungi/Rimuovi… L’interfaccia presentata è molto semplice: a sinistra stanno le categorie e a destra nella parte superiori i programmi trovati, mentre nella parte inferiore una loro descrizione.

Aggiungi/Rimuovi applicazioni

La selezione iniziale mostrerà solo i programmi ufficialmente supportati, ma modificando la casella Mostra in alto a destra è possibile scegliere tutti i programmi, anche quelli non open source e non supportati.

Macromedia Flash Plugin

Scegliamo quindi Tutte le applicazioni disponibili dalla casella a destra e nella finestra di ricerca immettiamo macromedia. Ci sarà presentato un unico programma: Macromedia Flash Plugin, proprio quello che ci servirà. Basterà mettere la spunta a fianco al pacchetto per segnarlo come da installare.
Abilitare l’installazione del software non supportato e quello con restrizioni? 
Se non abbiamo mai attivato i repository con restrizioni (Multiverse), ci sarà chiesto di farlo e la procedura automatica scaricherà le liste aggiornate. Il plugin flash di Macromedia come già detto non è open source e coperto da brevetti, per questo è posto in un repository separato, con i pacchetti non opensource. Confermiamo l’abilitazione di questo repository e attendiamo lo scaricamento di tutte le liste.

Confermiamo il programma da installare cliccando su Applica modifiche e ci sarà proposto l’elenco con tutti i pacchetti scelti. Ancora una conferma con Applica e il pacchetto sarà scaricato e installato.
Applicare i seguenti cambiamenti?

Attendere il completamento dell’installazione e al termine confermare il tutto con Chiudi.
Il software è stato installato con successo

Adesso possiamo gustarci la visione della splendida Alfa 147 sul sito ufficiale.